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Lore
Patto dell'Ascesa della Fenice
Il fato spazzerà via ogni cosa nelle sue correnti. Ma tu ne devierai il corso.
Trovarono Calogero in uno dei magazzini dell'Hangar, seduto nella posizione del loto e circondato da muletti inattivi.
Hex e Basira si scambiarono uno sguardo. Le due entrarono con esitazione nella stanza e guardarono il loro compagno stregone.
"Ehi, Cal", disse Basira con gentilezza. "Che stai facendo?"
"Impongo la mia volontà sull'universo attraverso la Luce", disse Calogero. "Con la giusta concentrazione, posso entrare in contatto con il Viaggiatore stesso. Sussurrerà l'implicita verità dell'esistenza alla mia mente e così potrò spazzare via la flotta nera con un singolo pensiero ben mirato."
"Cal, stai piangendo?"
"No", mentì.
Hex diede di gomito a Basira e abbassò la voce. "Sii gentile. Ikora gli ha revocato la licenza di tanatonauta."
Basira sospirò. "Ok… comunque, noi stiamo facendo una colletta di lumen per scommettere sui Giochi dei Guardiani di quest'anno. Sei dei nostri, Cal?"
"Ho dato il mio lumen al Casato della Luce", rispose Cal. "La valuta non è reale. La Luce e l'Oscurità invece sì."
"Così come lo sono cibo ed equipaggiamento." Basira fece una pausa. "Cal, sai come funziona il lumen?"
"Non preoccuparti", disse Hex. "Offriremo al Ragno uno di quei vecchi quadri che hai trovato. Quella roba gli piace. Sai, l'arte."
"E come potremo partecipare, se Cal è occupato con… questa cosa qui?"
"Sono sicura che abbia valutato le sue priorità." Hex mise una mano sulla spalla di Basira, esortando alla pazienza. "Ehi, Cal, cosa dice il Viaggiatore a proposito di far vincere titani e cacciatori ai Giochi dei Guardiani, quest'anno?"
Gli occhi di Calogero si spalancarono. "Il Viaggiatore dice di prenderli a calci nel sedere."
