Stats
Difesa | 0 |
Lore
Mantello dei Paramenti della Tecnide
"La stessa sfida ci attende e non possiamo fare altro che sopravvivere." - Eris Morn
Skiris osserva l'intricato ammasso di cavi e macchinari lungo i tetti dell'avamposto che gli umani chiamano Rifugio. La sua mente inizia diligentemente a sezionarlo, catalogando ogni porzione di materiale secondo il suo prezzo in etere.
Una dei Corsari le passa accanto e Skiris riporta immediatamente lo sguardo al trasmettitore che sta riparando. La donna insonne non rallenta nemmeno, ma Skiris sente i propri arti irrigidirsi per il panico.
Accanto a lei, Riksor ridacchia divertito.
"Rilassati. Guarda che qui non siamo intrusi."
"Tu sei nel Casato della Luce da molto", osserva Skiris, trasformando la sua frustrazione in fredda neutralità. Non vuole che l'insonne li veda discutere in toni irosi.
"Mio padre era un Gentile Tessitore", dice Riksor. "È morto da Lupo. Neanche lui si fidava della pace."
Skiris pensa all'immensa flotta di quel Casato, distrutta dalla Kell degli insonni prima che potesse anche solo minacciare questo mondo.
"Stavolta è diverso." Non sono servi degli insonni. Skiris non ha idea di cosa sia, dopo essere strisciata fuori dalle rovine del Casato del Crepuscolo ed essersi ritrovata sotto l'occhio di potenti forze.
"Sì." Gli occhi di Riksor brillano di gioia, luminosi come etere. "Siamo guardie della Regina."
Sei solo uno stupido drekh, pensa Skiris. Come anche lei, del resto, perché la sicurezza di Riksor aiuta a scacciare quell'insistente pensiero per cui il disastro colpirà nel momento esatto in cui Skiris smetterà di preoccuparsi.
"Un giorno", dice Riksor, "questo mondo apparterrà a tutti noi."
Lei gli lancia uno sguardo penetrante. "Agli eliksni?"
Lui ride. "Anche agli eliksni."