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Armatura dell'artificio
Lore
Schinieri del Re dei Corrotti
"Se qualcuno mi sconfiggesse nel mio trono, allora morirei. La mia opera terminerebbe."
Quelle che sembravano sagome di concrezioni coralline nel buio si rivelano essere gli immensi resti di Oryx, il Re dei Corrotti. L'enorme carcassa del dio dell'alveare giace sul fondale del mare di Titano. Sia Lisbon-13 che Fenchurch sono sconvolti di fronte allo spettacolo, ma Chalco si avvicina.
"La Covata Lucente ha officiato un rituale qui." Chalco indica i resti in frantumi di uno Spettro dell'alveare a terra. "Crediamo stesse cercando di forzare la risurrezione di Oryx combinando la necromanzia eretica dell'alveare con i poteri di quello Spettro. Ma è stata interrotta."
Lisbon fa un passo in avanti, incapace di distogliere lo sguardo dal volto cadaverico di Oryx. "E sarebbe possibile?"
"La risposta ufficiale è no. Quella non ufficiale…" Chalco lancia uno sguardo a Lisbon. "…è che siamo qui per appurare proprio questo. Il corpo è ancora… attivo. Presenta energia corrotta e Oscurità. I guardiani che hanno interrotto il rituale hanno riferito di aver trovato frammenti di coscienza fluttuante lungo il percorso che conduce qui. Ricordi del cadavere."
"È vivo?" sussurra Fenchurch, esitante nell'avvicinarsi ai resti di Oryx.
Chalco scuote la testa. "Non è chiaro. Dobbiamo prelevare dei campioni per ulteriori analisi. Ikora vuole che l'intero sito sia messo in quarantena e che il corpo venga riesumato, in attesa di trasportarlo in un luogo sicuro per altri esami."
Fenchurch controlla il suo talismano. Ancora nero. Il suo sguardo corre tra Chalco e il cadavere. "Siamo la prima squadra a venire quaggiù?"
Chalco fissa Fenchurch, prima di fissare il terreno. Il suo sguardo resta basso per un momento di teso silenzio. Infine, fissa di nuovo il cadavere. "Siamo l'unica squadra di Occulti tuttora in vita ad aver visitato questo luogo."