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Lore
Guanti lunghi dei Precursori del Ferro
"Alcuni conoscono la leggenda. Fummo forgiati nei fuochi di un mondo in fiamme." - Lord Saladin
II.
Saladin ricorda di aver seppellito dozzine di cadaveri. Ricorda il sentirsi grato del fatto che il terreno fosse sgelato prima, quell'anno, così da non doverli bruciare. Il fuoco produceva luce e fumo. La luce e il fumo attiravano i razziatori caduti. I razziatori caduti portavano altri cadaveri.
"È un circolo vizioso", gli aveva detto Efrideet, intenta a legare un sudario funebre con grande cura. Saladin ricorda che il fagotto era molto piccolo. "Un giorno lo spezzerò."
Saladin ricorda quanto gli fu facile sistemare il corpo nelle sue braccia, quanto fosse leggero mentre lo adagiava nella tomba. Ricorda, con vergogna, di aver finto di non sentire ciò che diceva Efrideet, così da non doverle rispondere.
Ricorda di non aver avuto parole gentili da dire.
Saladin ricorda tutto questo e molto altro quando il Corvo gli ribatte. A volte si morde la lingua. A volte solleva gli occhi verso il suo Spettro, che lo fissa con uno sguardo d'intesa.
Non dice nulla nemmeno a lui.