Exotic Perks
Kintsugi
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Curated Roll
Lore
Preziose Cicatrici
"Il Viaggiatore ci ha mostrato che ciò che è rotto può essere riformato, diventando financo migliore di com'era prima." - Comandante Zavala
Callieach infila un altro slug nel suo fucile a pompa e spara al legionario a terra. I suoi polmoni sono giovani, ancora sensibili al bruciore della cordite, e la inducono a tossire, ma il suo Spettro è l'unica entità rimasta ad assistere a questo suo momento di bizzarra fragilità umana.
La titanide si raddrizza e tenta qualche respiro, prima di esaminare la stanza. Il criomagma espulso dai vicini vulcani ghiacciati inizia a cadere come neve attraverso il soffitto aperto, oscurando brevemente la sua visuale sul fiume di stelle lungo la Via Lattea. La polvere biancastra fluttua sulle macerie, evidenziando frammenti sparpagliati di serafite blu e bianca. Cal ripone il suo fucile a pompa e inizia a raccoglierli. "Puoi cercare il resto di questi, Inverno?"
Il suo Spettro emette un suono e rotea sul suo asse centrale. "Cosa stai… Quelli sono pezzi del tuo vecchio casco?"
"Già. Devo rimetterli insieme", dice Cal, spazzando via con la mano la soluzione cristallizzata di acqua e ammoniaca da una lastra di cemento e posandovi i pezzi recuperati con la delicatezza di un chirurgo. "È perché mi sono fatta sorprendere senza il mio casco."
"Il nostro vero obiettivo è un altro", replica sbuffando il suo compagno. "Posso fartelo io, un nuovo casco!"
"A me piace questo."
"Ma è coperto di budella di cabal!" protesta Inverno, mentre Cal continua a raccogliere frammenti dalle macerie a terra.
"Una bella pulita, un po' di lumen, un nuovo sigillo ambientale e sarà come nuovo."
"Cal, è in frantumi. Non serve più a niente."
La titanide strappa un pezzo di stendardo cabal e inizia ad avvolgervi accuratamente i pezzi. "Anch'io ero in frantumi quando mi hai trovata. Non servo più a niente?"
"Una risposta onesta, in questo momento, non ti piacerebbe."
Cal ignora il commento dello Spettro.
"Ovviamente no", ammette finalmente Inverno. "Le tue vecchie ferite mi hanno aiutato a determinare che tipo di persona fossi. Non puoi ricordartene, ma il danno al femore e alle vertebre indicavano una persona in grado di avanzare anche in preda a un forte dolore. Le tue cicatrici mi hanno raccontato ciò che sei riuscita a fare."
"Ecco perché è importante per me ricordare: sono ciò che ho vissuto", ribatte Cal estraendo un ultimo pezzo di regolatore da sotto lo stivale di un incendiario.
"Le impronte non sono la danza", la corregge Inverno.
"Di tutti gli Spettri nel sistema solare, l'anima poetica me la dovevo beccare io."
"Quello che voglio dire è che sei più di ciò a cui sopravvivi. Le tue cicatrici", chiarisce lo Spettro, "mi hanno detto che eri resistente. Non mi hanno detto in che modo. Non mi hanno nemmeno detto nulla della tua morale. Del tuo senso dell'umorismo. Della tua generosità. Questo l'hai fatto tu più tardi."
"Non sono soltanto una persona a pezzi."
"Esattamente."
Cal osserva con affetto l'ultimo pezzo di casco, che mostra ancora il piccolo e infantile disegno di un cuore. Le iniziali al suo interno, MG, sono visibilmente rovinate. "Quindi forse anche il mio casco è qualcosa di più."
