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Lore
Camminatore del vuoto
"Lo spazio in mezzo definisce la forma. La pausa prima della nota, il respiro prima della parola, lo spazio bianco sulla pagina."
Una gelida brezza attraversò l'aria e io alzai la testa dai miei studi. C'era una calma, un'insolita quiete prima della tempesta. Un'imboscata mi attendeva: ne avevo la certezza. Non c'era tempo di chiedersi come avessero potuto fallire le mie difese. Non c'era tempo di pensare a come avessero trovato la mia biblioteca nascosta. Avevo appena sollevato gli occhi da quelle pregnanti parole sul vuoto. Ora avrei dovuto fare i primi passi, sperando di non cadere.
"Prendetela", tuonò il capo dei predoni. I nemici si precipitarono dentro da ogni finestra, decisi a distruggermi. Il tempo si dilatò davanti a me. Con un pensiero mi trovai al centro di tutto. Fauci celestiali spalancate prosciugavano la loro vita. Trovai un terreno stabile: il potere del vuoto era manifesto, eppure questa non era la sua piena natura.
L'istante successivo, la realtà tornò di scatto al suo ritmo naturale. Di nuovo solitudine. Gli intrusi non avevano nemmeno avuto tempo di comprendere il loro destino. La mia conoscenza era di poco superiore alla loro, eppure ne avevo tratto una verità fondamentale.
Un passo sul vuoto è un passo su quel nulla che può reggere il peso.
