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Lore
Policroma
REGISTRO PERSONALE 0031 AS
Una domanda per me: è necessaria l'intera umanità per realizzare una nuova Età dell'Oro? Furono gli umani a determinarne il successo o fu il Viaggiatore?
La mia ricerca indica che numerose altre specie trassero beneficio dalla presenza del Viaggiatore. Tuttavia, in seguito al Crollo, gli esseri umani non ebbero l'ambizione di recuperare ciò che andò perduto. Lo stesso accadde ad altre specie, naturalmente, ma la tenacia è la forza principale degli umani. Quindi perché questo? La mia ipotesi è che sia la necessità di un vero e proprio balzo tecnologico a ostacolarci. Forse, quando l'umanità si accorgerà di che cosa si può ottenere utilizzando una forza in grado di rimodellare il pianeta stesso, si sentirà abbastanza sicura da rivolgersi nuovamente alla scienza. Ovviamente pochi sono capaci di contribuire positivamente a questo lavoro, ma sarà gestibile. Non ci serve un coro per formare un quartetto. Persone di scienza, di studio vigoroso: sono loro il futuro che serve all'umanità.
Vi sono individui che possiedono le qualifiche richieste, ovviamente, e coloro che possiedono doti così uniche da essere impossibili da duplicare. Quale agio possiamo offrire a quei pochi eletti? Come possiamo modellare al meglio il loro mondo dall'interno?
Questi sono i problemi che i miei vex possono risolvere. Perché correre dei rischi con l'intelligenza artificiale, quando si può utilizzare una forza più semplice per agevolare l'ascesa di una civiltà? Le ricerche attinenti condotte insieme alla mia alleata hanno mostrato quale strada seguire. Il fluido radiolare resta la via più agevole: le sue menti individuali sono così piccole e, benché numerose, le loro connessioni lo rendono semplice. L'utilizzo di menti più grandi e complesse si rivela difficile per il momento… ma non mi è certo estraneo il rigore della pratica. Mi diletterò con tentativi ed errori.
Forse ho risposto alla mia domanda. L'interezza non è mai necessaria. Gli individui che contano lo sono sempre.