Lore
Fulminatore
"Se non è stato un lampo, forse un tuono? Una breccia nel cielo? Cosa ha spianato la via che ora percorriamo?"
Ogni. Volta. Ogni volta che siamo insieme per una missione, arriva la discussione metafisica. Poco fa non ci stavamo raccontando storie, scambiandoci tecniche per affilare i coltelli? Come siamo ricaduti nella filosofia da falò?
Beh, già che ci sono…
"L'energia ad arco non è niente di drammatico", controbatto, alzandomi in piedi. "Lo sentite anche voi, vero? Quel formicolio vibrante di sottofondo."
"A me sembra più un ronzio." Il robusto insonne ha atteso, lavorando di stuzzicadenti, abbastanza a lungo per intervenire. "Come un milione di api in arrivo, ma distanti chilometri."
Giro intorno al fuoco, ringraziando sempre di più per questa distrazione, visto che attorno a noi c'è il nulla per chilometri. Ogni volta che siamo insieme per una missione, dopo un po' non riesco a restare immobile.
"Quando sento le scintille danzarmi sulle dita", dice il primo cacciatore, "giurerei che sono il prodotto di qualche colossale congiuntura."
A un centinaio di chilometri di distanza, la tempesta lampeggia come in risposta.
Capisco perché non riusciamo ad andare in missione senza parlare di filosofia. Per la stessa ragione per cui non ce la faccio a sedermi immobile. Ogni volta che siamo insieme per una missione, c'è qualcosa che ci passiamo l'un l'altro come la corrente: l'impazienza.