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Lore
Scheggia Mentale
A destinazione più veloce del pensiero.
Prime-40 era appoggiato su un lato del piccolo caffè e guardava i bambini della Città giocare inseguendo Artemis.
Artemis sembrava divertirsi tanto quanto i bambini. Abbaiava festoso e scodinzolava per incoraggiarli a corrergli incontro, poi con una finta scattava e correva in rapidi cerchi attorno al Cortile mentre i piccoli ridevano. Infine si sdraiò all'ombra di un basso tavolino di legno e i bambini gli furono immediatamente sopra, in un turbine di carezze e grattatine alla pancia.
Il rombo di un astore interruppe la calma. Prime-40 fece un passo in avanti guardandolo sfrecciare via, col mantello che sventolava nell'aria polverosa.
Un altro guardiano diretto alla Torre, pensò Prime-40. Osservando in lontananza, vide uno stormo di navi abbandonare l'Hangar, dirette a est.
"Sta succedendo qualcosa nel Cosmodromo", disse piano.
Artemis trotterellò verso di lui, uggiolando. Prime-40 si chinò e lo grattò dietro le orecchie.
"Forza", disse.
L'exo e il suo cane avanzarono presso le basse mura ai confini della Città. Prime-40 passò una mano guantata sopra la superficie ruvida e friabile, sovrappensiero, con le dita che percepivano le crepe causate da anni di logoramento.
Raggiunta un'apertura nel punto più orientale, Prime-40 si arrampicò senza sforzo e per un attimo guardò le pianure erbose che si estendevano fino alle montagne. Raddrizzò con un piede un blocco di pietra e vi si sedette sopra, poggiando le possenti spalle contro le mura della Città.
Artemis si sedette obbediente ai suoi piedi.
"Se ci sono guai in arrivo", disse Prime-40, indicando oltre la macchia e i mesquite in fiore, "sono in arrivo da lì."
Artemis abbaiò come se fosse d'accordo.
"Di qualsiasi cosa si tratti, ce ne occuperemo insieme", disse Prime-40. "Come sempre."
Artemis sbuffò soddisfatto e si accucciò, incrociando le zampe sugli stivali di Prime-40 con fare protettivo.
I due rimasero a guardare le pianure, aspettando insieme ciò che sarebbe arrivato.