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Lore
Marchio Spezzasole
“Ho provato a dirtelo. Mi dispiace così tanto.” - Gol, Spettro di Orin
"Mi sembra di conoscerti", dice Wu Ming, lento e preciso, come se stesse tagliando il filo di un innesco.
Orin gli scruta il volto alla ricerca di un significato nascosto, ma non vede nient'altro che euforica paura. "Ah sì?"
"Sì", dice lui. "Mi ricordi qualcuno che faceva parte del mio equipaggio. Ai tempi dell'Età Oscura. Sei rinata in quel periodo, no?"
Orin si morde il labbro e la sensazione la induce a pensare a quel numero, come un incessante ronzio: nove-nove-nove-nove-nove-nove-nove-nove-nove... "Sì", dice lei, ricomponendosi. "Proprio così. Io, uh...", guarda Gol come a cercare approvazione. Le sue alette sono retratte contro l'involucro, piccolo e guardingo. "Gol mi resuscitò da qualche parte a est di Nuova Whulge. Poi da lì mi diressi verso sud."
"Ma davvero? Mmm..." Wu Ming fa finta di rifletterci su. "Hai mai lavorato con la Guardia Pellegrina?"
Affiora un ricordo. Orin assottiglia lo sguardo. "Sì."
"Davvero? Anch'io. Una di loro era una mia cara amica. Aveva un serpente tatuato. Proprio qui." Wu Ming si indica il braccio. Gli trema la mano. "Hai mai visto un tatuaggio simile?"
Orin appoggia la mano sulla parte alta del proprio braccio, a coprire il tatuaggio.
Tutto a un tratto, il ronzio cessa.