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Lore
Guanti lunghi del Vegliante di Phobos
"Siate forti e coraggiosi." - Comandante Zavala
II
Osiride entrò nell'ufficio senza alcuna esitazione, come se fosse il suo. Zavala alzò lo sguardo e mise da parte i fogli bianchi dinanzi a lui.
"Osiride", disse. "Non sembra che tu stia prendendo sul serio il tuo esilio, ultimamente."
"Lo tratto con lo stesso riguardo che hai tu nel farlo rispettare", tagliò corto lo stregone incrociando le braccia.
Zavala inarcò le sopracciglia, ma notò la traccia di un sorriso negli occhi di Osiride. Si poggiò contro lo schienale, facendogli segno di continuare.
"Porto una speranza che giunge da una fonte inaspettata", disse Osiride. "C'è un mio seguace su Mercurio, un certo Fratello Vance, che si è stabilito sul limitare della Foresta Infinita. Ha un punto di vista alquanto particolare, ma potrebbe rivelarsi più utile del previsto."
Osiride aprì la mano, evocando una piccola proiezione: una flotta di navi piramidali.
"Fratello Vance studia profezie che parlano di un evento del genere sin dalla riforma del Viaggiatore. Crede di aver scoperto un modo per fermare le Piramidi."
Una ragnatela di traiettorie iniziò a incrociarsi all'interno della proiezione. Ci fu un bagliore improvviso, e le navi piramidali si sciolsero nei palmi di Osiride.
Zavala si chinò in avanti. "E lo ha scoperto studiando realtà simulate?"
"Più precisamente, realtà in cui le Piramidi invadono il nostro sistema e in cui si riforma il Viaggiatore", rispose Osiride. "Fratello Vance crede che ci sia un unico comune denominatore tra le varie realtà in cui la Città riesce a sopravvivere."
"Io… conosco Vance", disse Zavala scegliendo con cura le parole. "Possiamo mettere il nostro futuro nelle sue mani?"
Osiride ebbe un moto di stizza, cui fece seguire un cenno conciliante. "Abbiamo visto sorgere il sole molte più volte di quante non ce ne spettassero, non credi? Se ci siamo riusciti, è grazie alla forza di tutta la nostra comunità." Lo stregone intrecciò le dita.
"Fratello Vance è un uomo solo, questo è vero. Come lo eri anche tu. E anche io. Non sarebbe saggio scartare la sua prospettiva sul futuro."